martedì, agosto 21, 2007

Hatha Yoga



Sembra che Ha indichi il sole e Tha la luna: ha-tha, dunque, rappresentrebbe l'equilibrio delle opposte polarità. L'Hatha Yoga è la forma di Yoga più conosciuta in occidente, almeno fino a qualche tempo fa, ed è stata la prima ad esservi introdotta. Il veicolo dell'interesse di noi occidentali è stato inizialmente, per lo meno ad un livello comune e superficiale, il desiderio del miglioramento fisico e mentale che questa disciplina promette. Ad un esame più profondo possiamo riscontrare in questo interessamento anche la ricerca di benessere interiore e spirituale che abbiamo noi occidentali "moderni". Tuttavia uno dei maggiori punti di forza dell'Hatha Yoga, secondo me, è il suo essere non-ideologico: può essere praticato senza necessariamente appartenere ad una corrente di pensiero o ad una religione in particolare; oppure aderendovi - perchè lo Yoga può essere anche soltanto un'attività ginnica ed ha la necessaria neutralità per adattarsi a qualsiasi impostazione. Naturalmente con il tempo e la pratica grazie ad esso si producono comunque delle profonde e positive modificazioni nel modo di percepire e concepire la vita, ma è possibile rimanere assolutamente libertari e non impegnati fideisticamente ed ideologicamente. La fede può forse manifestarsi, crescere ed perfino indirizzarsi verso un cammino particolare, magari diverso dall'induismo su cui lo Yoga è fondato, tuttavia questa disciplina potrà continuare ad essere un supporto, un compagno di strada, un utile sostegno evolutivo propedeutico a qualsiasi forma di preghiera o di meditazione. Del resto il corpo è simbolo e l'azione su di esso ha una profonda incidenza sull'inconscio e i suoi archetipi. Lo Yoga, lo abbiamo osservato poc'anzi definendo "Hatha", ha proprio come scopo una integrazione fra opposti polari come coscienza e inconscio, spirito e materia, interiore ed esteriore, io e non-io.