
La "posizione del cobra" è complementare alla precedente, essendo un esercizio in cui si inarca la colonna vertebrale all'indietro. La dinamica del movimento che porta alla posizione finale, inoltre, suggerisce proprio un innalzarsi, un ergersi della parte superiore del corpo - a somiglianza del serpente del quale porta il nome. La forza Kundalini viene immaginata nello Yoga come un serpente dormiente alla base della spina dorsale - nel plesso sacrale - che, risvegliata attraverso la pratica, percorre le vertebre dorsali risalendo lungo i chakra e li attiva, culminando poi in quello al vertice del capo - il Sahasrara: il destarsi e sollevarsi dell'energia serpentina viene, dunque, efficacemente rappresentato nell'asana che stiamo esaminando. Inoltre, se il Paschimottanasana può essere messo in relazione simbolica con l'occidente, il calare del Sole e l'inizio del suo percorso notturno, viceversa il Bhujangasana descrive l'elevazione dell'astro al di sopra e al di fuori delle tenebre e della dimensione sotterranea. E' la trasformazione della coscienza e, di conseguenza, della realtà.