giovedì, marzo 02, 2006

Amrit Vela.


Amrit Vela significa, più o meno, "l'ora d'ambrosia", "il tempo del divino nettare". E' il termine adoperato dai Sikh per indicare il momento più adatto per la meditazione e la preghiera: dalle 3 alle 6 del mattino. L'orario coincide con quello di moltissime tradizioni, sia legate all'oriente, per esempio l'induismo, che in relazione con la vita monastica degli ordini religiosi occidentali: in quel momento, sia pure con spiegazioni differenti, un pò tutti quanti pensano che accada qualcosa o, quantomeno che la possibilità di entrare in contatto con sé stessi, con la dimensione divina, sia facilitata. Anche a me, quando praticavo lo Yoga Kundalini, fu insegnato ad alzarmi prestissimo, prima dell'alba. Dopo alcuni esercizi preliminari atti a favorire il risveglio e un'abluzione con acqua fredda, si cominciavano le pratiche: il lavoro sul corpo attraverso movimenti e respirazioni, e sulla mente con tecniche matriche e meditative. Devo ammettere che, nonostante la fatica e lo shock ineliminabile nell'alzarsi a quell'ora, i risultati li ho sperimentati: ho potuto apprezzare alcuni dei momenti più belli e suggestivi mai provati nell'esecuzione delle pratiche yogiche. I Sikh di Yogi Bhajan, inoltre, erano - e credo siano tuttora - particolarmente inseriti nella vita lavorativa e quotidiana, per cui dopo la Sadhana del mattino (momento, tra l'altro, di riunione con tutti i membri della comunità) ognuno affrontava le proprie attività sociali e concrete. Poiché il Kundalini Yoga è piuttosto energetico, tali attività - almeno nelle intenzioni - risultavano potenziate. Oggi, confesso, mi rimane il rimpianto di quei momenti - perché, invece, trovo molto difficile inserire nei miei ritmi una levataccia di quel genere, pur alzandomi comunque abbastanza presto. Beh, per un periodo si potrebbe sempre fare: è un'ottima pratica. Provare per credere!

1 commento:

Anonimo ha detto...

ecco perché mi chiamo amrit!