martedì, marzo 21, 2006

Paschimottanasana.


"Paschimottanasana" significa in sanscrito "posizione dell'occidente". Il motivo di questo nome va ricercato nell'orientazione del praticante yoga, il quale tradizionalmente esegue i suoi esercizi fisici e spirituali rivolto ad oriente e cioè verso il sole nascente: il momento in cui l'astro sorge dalla simbolica profondità della Terra è quello in cui la luce vince sulle tenebre, lo spirito sulla materia, l'immortalità sulla mortalità, e via dicendo. L'est, l'oriente, dunque, è in analogia con gli scopi stessi della disciplina yoga. Però lo yogi deve tener conto anche dell'ovest simbolico, cioè del tramonto del sole, del confronto con l'oscurità e la limitazione. Poiché il praticante guarda concretamente e ritualmente ad est, la sua schiena è ovviamente rivolta ad occidente: è il "retro", la "posteriorità" di cui egli stesso è meno cosciente, ciò su cui può agire in minor grado e che non può guardare direttamente. Ecco quindi che paschimottanasana viene ad essere un profondo stiramento proprio di questa zona "occidentale", là dove si trova anche la spina dorsale - sede delle nadi (canali energetici) principali che veicolano il risveglio di kundalini, cioè della consapevolezza. L'anzidetto stiramento si compie, in effetti, come una sorta di inchino mediante il quale la testa viene portata fra le ginocchia e le mani afferrano i piedi: per analogia è una rappresentazione del sole (il capo, la testa) che si immerge nell'oscurità del suolo (gambe, piedi) e, quindi, una raffigurazione del tramonto, dell'occidente. Yogi Bhajan diceva questa posizione sviluppa l'umiltà. In effetti è proprio dalla capacità di immergersi negli aspetti difficili, oscuri della vita e nella paziente umiltà che si dimostra nell'accoglierli, che essi possono essere trasmutati, sublimati, superati. Le posizioni yoga sono, in sostanza, simboli corporei e questa esaminata allude ad una estrema flessibilità, alla capacità di chinarsi, di prendersi cura degli elementi meno esaltanti e più concreti dell'esperienza.

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