giovedì, febbraio 14, 2008

Effetti psicofisiologici del Qigong.



Il Qigong è una metodica cinese che serve a promuovere la salute e a curare alcune malattie. In effetti esso è parte della Medicina Tradizionale Cinese, e può essere paragonato almeno in parte a certe tecniche respiratorie o meditative occidentali, come anche allo Yoga indiano o a forme di meditazione come lo Zen giapponese. Naturalmente il paragone trova anche i suoi limiti, soprattutto nel fatto - io credo - che più che una pratica "mistica" o religiosa il Qigong abbia il dichiarato obiettivo di essere una tecnica terapeutica per il bilanciamento di Yin e Yang e il controllo della mente (shen) e dell'energia vitale (qi). Esistono evidenze di tipo clinico e ricerche scientifiche condotte con il metodo occidentale che attestano l'influenza che il Qigong può avere sui vari sistemi dell'organismo umano, inclusi cambiamenti rilevati nell'elettroencefalogramma (ECG) e nell'elettromiogramma (EMG), come anche in evidenze fisiologiche relative a cuore, polmoni, pelle e altro. Esistono report che attestano la positiva influenza degli esercizi Qigong sull'ipertensione, l'asma, le malattie delle coronarie, l'ulcera gastrica e duodenale, la colite. Inoltre sono stati documentati effetti terapeutici per l'insonnia, la depressione, gli stati ansiosi e alcune sindromi di tipo nevrotico. In effetti, pur non avendo affrontato la pratica del Qigong con particolari patologie da risolvere, posso testimoniarne personalmente l'efficacia sullo stato generale di salute, sulla sensazione di vitalità e benessere, come anche ritengo rilevante la grande semplicità e adattabilità a tutti - anche ad anziani, malati più o meno gravi e disabili - di queste tecniche.

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